CHERATOCONO
Sintomi & Trattamenti
SINTOMI
TRATTAMENTI
Le terapie chirurgiche sono invece successive, con tecniche conservative o meno: queste ultime opzioni vengono a realizzarsi solitamente quando compare una intolleranza alla soluzione contattologica o nei casi di cheratocono avanzato, con eventuali segni di scompenso corneale.
Trattamento chirurgico del Cheratocono br>L’intervento conservativo é il Cross Linking Corneale, una tecnica parachirurgica utile prevalentemente nelle fasi iniziali, in caso di comprovata evolutività del cheratocono. È un metodo di “rinforzo” dell’impalcatura proteica della cornea, con l’obiettivo di aumentare la connessione fra le fibre e pertanto la loro resistenza, permettendo di contrastare e, in buona parte dei casi, arrestare l’evoluzione del cheratocono.
Nel caso in cui le porzioni centrali della cornea siano trasparenti, é possibile ricorrere all’impianto di segmenti intrastromali. L’intervento consiste nell’impiantare manualmente o mediante l’uso di un laser uno o due segmenti semianulari in materiale plastico trasparente altamente biocompatibile nel tessuto corneale. Lo scopo principale dell’intervento è quello di ripristinare una forma più fisiologica, riducendo al massimo la deformazione e l’irregolarità della porzione centrale della cornea, corrispondente alla pupilla e all’asse visivo, cercando di stabilizzare il più possibile il quadro evolutivo tramite un’azione meccanica di sostegno.
Nel caso di danno marcato della parte centrale della cornea, le opzioni sono:
- il trapianto della cornea a tutto spessore (PKP, cheratoplastica perforante), che consiste nel sostituire i 7-8 mm della cornea centrale degenerata con quelli di un donatore. Il trapianto ha lo scopo di restaurare la funzione visiva alterata dalla ridotta trasparenza corneale, migliorare l’acuità visiva ridotta dalla abnorme curvatura della superficie corneale quando essa non sia più correggibile con lenti a contatto o altri mezzi, ricostruire un tessuto di spessore normale quando la cornea sia assottigliata.
- La cheratoplastica lamellare anteriore profonda (DALK) consiste nel rimuovere la maggior parte dello stroma corneale, lasciando integra la porzione più posteriore, sostituendola con una equivalente porzione di cornea di donatore, suturata alla restante cornea del ricevente.
Cheratocono
Il cheratocono é una malattia progressiva non infiammatoria della cornea che insorge solitamente fra i 14 e i 20 anni, caratterizzata da uno sfiancamento del tessuto della cornea; la cornea tende ad assottigliarsi e ad assumere una forma irregolarmente appuntita, a “cono”. La cornea é la prima lente che i raggi luminosi incontrano nel loro percorso verso la retina ed é responsabile per circa l’80% della messa a fuoco delle immagini. Il cristallino e la lente interna dell’occhio, ne completano la funzione. Per ottenere delle immagini perfettamente focalizzate, é necessario che la cornea abbia una forma regolare, più curva al centro e lievemente più piatta in periferia. Nel cheratocono sia l’entità, che la distribuzione della curvatura, risultano modificate (astigmatismo irregolare) e l’immagine risulta sfuocata.
Cause e Fattori di rischio
Se affetti da cheratocono, ill disturbo visivo tende a peggiorare con il passare del tempo. L’entità del difetto visivo dipende dalla localizzazione, dall’estensione e dal grado di ectasia (sfiancamento del tessuto) della cornea.
La deformazione corneale causa un astigmatismo irregolare che impedisce una messa a fuoco ottimale degli oggetti, indipendentemente dalla distanza di osservazione.
Il cheratocono negli stadi iniziali é correggibile con occhiali, negli stadi intermedi con lenti corneali a contatto. Negli stadi più evoluti le lenti a contatto possono risultare mal tollerate, o insufficienti a correggere il difetto visivo.